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Il corso gratuito assistente familiare: perché iscriversi?

7 Marzo 2024
Il corso gratuito assistente familiare: perché iscriversi?

Il corso gratuito assistente familiare di CLOM: perfetto per i disoccupati

Se vivi in Lombardia, sei disoccupato, e ti piace aiutare gli altri, congratulazioni! Hai tutti i requisiti per iscriverti al corso gratuito assistente familiare di CLOM. Con questo corso di formazione potrai apprendere tutto il necessario per diventare un assistente familiare.

Che cos’è il corso gratuito assistente familiare?

Come dice il nome, il corso per assistenti familiari mira a formare professionisti, comunemente conosciuti come “badanti”. Si tratta di colui che che assiste e si prende cura di anziani, malati e persone con disabilità che non sono più autosufficienti.

Detto questo, è importante notare che “badante” è un termine piuttosto riduttivo (seppur non scorretto), che non rispecchia le competenze e qualifiche possedute dall’assistente familiare. Costui dovrebbe invece essere visto come un professionista altamente competente, capace di prendersi cura di tutti i bisogni dell’assistito, non solo fisici ma anche psicologici. Ovviamente ciò richiede che il caregiver possieda una serie piuttosto ampia di competenze e conoscenze, assolutamente necessarie per svolgere il suo lavoro. Queste possono essere ottenute frequentando un corso di formazione per assistenti familiari, proprio come quello offerto da CLOM. Vediamo quindi di esaminarlo più in profondità, per capire come funzioni e cosa lo rende così utile per i disoccupati.

In poche parole, si tratta di un corso della durata di 160 ore, svolto prevalentemente in modalità pratica. Le lezioni sono tenute da docenti esperti in un laboratorio apposito, e mirano a coprire gli elementi fondamentali del mestiere del caregiver. Per raggiungere tale obiettivo il corso è diviso in due moduli, a loro volta formati da otto sottosezioni, riguardanti specifici argomenti. 

Quali sono gli argomenti trattati dal corso gratuito assistente familiare?

Come menzionato, le 160 ore del corso per assistente familiare sono divise in 8 sezioni, ossia:

Accudire ed interagire con il paziente

  1. Igiene e accudimento della persona. Il compito principale del badante è prendersi cura dell’anziano o disabile in una varietà di modi. Questi includono accompagnarlo ed aiutarlo a lavarsi e vestirsi, preparare il cibo, e assicurarsi che il paziente mangi e prenda le proprie medicine. Più in generale, l’assistente familiare si occupa di tutto ciò che l’assistito non può più fare da solo, per un motivo o per l’altro.
  2. Tecniche di movimentazione e sollevamento della persona non autosufficiente. In molti casi il caregiver può essere chiamato ad assistere una persona che non è in grado di muoversi da sola. In preparazione per tali situazioni, il corso di assistente familiare insegna ai partecipanti come sollevare e trasportare gli assistiti in maniera sicura ed efficace. Si tratta di un argomento sorprendentemente complesso, in quanto situazioni diverse richiedono metodi di sollevamento diversi. Inoltre, sollevare una persona nel modo sbagliato può essere pericoloso sia per chi solleva sia per chi è sollevato.
  3. Psicologia relazionale in riferimento alla non autosufficienza e alle patologie croniche. In contrasto al nome piuttosto complicato, questo è un compito piuttosto semplice, almeno teoricamente. Infatti l’assistito può spesso avere bisogno di supporto non solo fisico, ma anche psicologico, specie se l’insorgere della disabilità è recente. In questi casi l’assistente familiare deve giocare il ruolo dello psicologo, ascoltando e discutendo delle difficoltà e delle preoccupazioni dei propri pazienti. E’ estremamente importante che il caregiver sappia calmare e rassicurare l’assistito, aiutandolo ad affrontare e gestire i problemi causati da età o disabilità. Inoltre, l’assistente familiare dovrebbe anche cercare di indurre il paziente a coltivare le proprie relazioni sociali e a non isolarsi. Tipicamente ciò vuol dire favorire il contatto con famiglia e amici, ma quando possibile dovrebbe estendersi anche ad altri ambiti sociali.
  4. Tecniche di comunicazione con pazienti. Un’altra competenza molto importante, e collegata al punto precedente, è la capacità di comunicare efficacemente. Il caregiver, come menzionato, deve saper discutere con il paziente, allo scopo di intrattenerlo, calmarlo o convincerlo a fare qualcosa. Pertanto, il corso di formazione assistente familiare provvede ad insegnare una serie di tecniche di comunicazione da utilizzare nelle interazioni con l’assistito.

Conoscenze generali

  1. I servizi territoriali. “Servizi territoriali” è in realtà un termine ampio e piuttosto vago, che può riferirsi ad una varietà di cose differenti. In questo caso stiamo parlando delle strutture che erogano servizi socio-sanitari, presso cui gli assistiti possono spesso avere bisogno di recarsi. Ovviamente, in un campo che richiede di prendersi cura di anziani e disabili, la conoscenza di questi servizi è fondamentale. Come minimo, il caregiver dovrebbe conoscere le strutture presso cui si reca normalmente il paziente, oltre che quelle più vicine al luogo in cui lavora, in caso di bisogno.
  2. Gestione delle emergenze. Occuparsi di persone con fragilità vuol dire anche essere preparati ad un’emergenza improvvisa. Che sia una malattia, una caduta o altro ancora, l’assistente familiare deve essere capace di reagire velocemente e in modo efficace. Pertanto, il corso assistenti familiari forma i partecipanti sia su come reagire nelle specifiche situazioni, sia soprattutto su come rimanere calmi. Ovviamente, queste lezioni includono anche le basi del pronto soccorso e cosa fare o non fare nell’attesa dei soccorsi.
  3. CCNL collaborazione domestica. Il CCNL, o contratto collettivo nazionale di lavoro, è un contratto stipulato tra le organizzazioni che rappresentano i lavoratori e i datori di lavoro. In pratica, servono a determinare il contenuto essenziale dei contratti individuali, stabilendo delle regole generali che devono essere rispettate. Esistono diversi CCNL, in base ai diversi settori lavorativi, e tra questi anche quello di collaborazione domestica, sotto cui ricade l’assistente familiare. Il caregiver, che spesso viene assunto direttamente dalle famiglie con regolare contratto, dovrebbe quindi conoscere gli elementi fondamentali del CCNL.
  4. Salute e sicurezza sul lavoro. Potrà sembrare abbastanza scontato, ma l’assistente familiare dovrebbe conoscere le basi di salute e sicurezza sul lavoro. Queste sono infatti particolarmente importanti per il badante, che deve occuparsi di un’ampia varietà di mansioni, e corre quindi il rischio di incidenti o infortuni. Di conseguenza, le ultime lezioni del corso assistente familiare sono dedicate a formare i partecipanti su questi rischi e la loro prevenzione.

Perché iscriversi al corso gratuito assistente familiare?

A questo punto il lettore potrebbe chiedersi: “ma perché iscriversi al corso di CLOM e non ad un altro?” In effetti, esistono diversi percorsi formativi che è possibile intraprendere per diventare un caregiver. Cosa offre CLOM di particolare in confronto a loro?

In primo luogo, come evidenziato dal nome, il corso gratuito assistente familiare è gratuito per tutti i disoccupati tra i 18 e i 65 anni. E’ un vantaggio che non dovrebbe essere sottovalutato, in quanto favorisce enormemente l’accessibilità, specie se si considera che i corsi a pagamento equivalenti costano tra i 600 e i 900 euro. Una cifra non immensa, ma certamente una spesa che chi è in cerca di lavoro preferirebbe evitare.
In secondo luogo, alla fine del corso i partecipanti ricevono un attestato assistente familiare riconosciuto da Regione Lombardia, estremamente utile nel trovare impiego. Quanto utile? Abbastanza da garantire che il 90% dei corsisti trovi lavoro. A questi sbocchi lavorativi concreti CLOM aggiunge anche servizi gratuiti di orientamento, mirati ad aiutare gli allievi del corso a trovare impiego.

Infine, le lezioni del corso sono state elaborate specificamente in modo da formare nel miglior modo possibile i disoccupati. In altre parole, sono realizzate con l’aspettativa che i corsisti non possiedano conoscenze o competenze pregresse. Questo, da un lato, incrementa ancora di più l’accessibilità del corso, favorendo così l’iscrizione da parte dei disoccupati. Dall’altro, ciò vuol dire che le lezioni sono ideate per essere quanto più complete possibili, esaminando gli elementi fondamentali in maniera chiara ma accurata. Ciò contribuisce a rendere il corso gratuito assistente familiare particolarmente efficiente nel preparare nuovi caregiver, che possono andare dal non sapere nulla sull’argomento all’essere professionisti riconosciuti in un periodo di tempo piuttosto breve.

Il corso assistente familiare: un’ottima opportunità per i disoccupati

In conclusione, se abiti a Milano e ti piacerebbe intraprendere questa carriera lavorativa allora il corso CLOM fa per te. Come abbiamo visto è facilmente accessibile per i disoccupati e offre ottime prospettive di impiego. In aggiunta, la paga è buona e la richiesta alta. Se l’idea ti interessa, iscriviti subito.

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