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Lavoro categorie protette: le opportunità della legge 68/99

14 Giugno 2022
Lavoro categorie protette: le opportunità della legge 68/99

Lavoro categorie protette: ecco cosa devi sapere

Con la definizione “lavoro categorie protette” si fa riferimento a tutte quelle posizioni riservate ai lavoratori con disabilità oppure che si trovano in situazioni svantaggiate. 

Grazie alla legge 68/99, che stabilisce l’obbligo di assunzione di queste persone, simili impieghi si trovano in quasi tutti i settori.

A sostegno della ricerca di lavoro da parte di chi ha un’invalidità, esistono, inoltre, delle misure dedicate. Queste, attraverso servizi di orientamento e accompagnamento, aiutano chi è disoccupato ed in difficoltà nella ricollocazione.

Fai parte delle categorie protette e stai cercando lavoro?  Forse, hai appena terminato la procedura di richiesta di invalidità e non sai che vantaggi puoi avere?

In questo articolo troverai tutte le informazioni riguardo il funzionamento della normativa che regola e garantisce l’accesso al mercato del lavoro per i lavoratori con disabilità, inoltre ti racconteremo di una nostra utente che, grazie agli aiuti pubblici, ha trovato l’assunzione che cercava.

Come funziona la legge 68/99?

La legge 68 del 99 contiene l’insieme di norme che hanno la finalità di promuovere l’inserimento e il lavoro per categorie protette. Inoltre, favorisce il mantenimento sul posto di coloro che acquisiscono un’invalidità nel corso della propria vita lavorativa.

In altre parole, la legge indica e determina gli strumenti per supportare la vita professionale dei lavoratori con disabilità. 

La normativa suddivide i lavoratori appartenenti alle categorie protette sulla base di alcune caratteristiche:

  • Gli invalidi civili con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 46%
  • Gli invalidi del lavoro con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 34%
  • I non vedenti 
  • I non udenti 
  • Gli invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi di servizio.

L’articolo 3 della stessa legge delibera l’esistenza di una quota di riserva, ovvero un preciso numero di assunzioni categorie protette obbligatorie per le aziende e variabile a seconda del numero degli occupati con contratto di lavoro subordinato. 

  • Le imprese con 15 dipendenti, devono assumere 1 categoria protetta
  • Le organizzazioni che occupano dalle 16 alle 50 persone sono tenute ad assumere 2 persone con invalidità
  • Le aziende con più di 50 dipendenti devono riservare alle categorie protette il 7% dei posti disponibili

Tuttavia, affinché l’impresa possa adempiere all’obbligo e usufruire delle agevolazioni previste dalla legge 68/99, il lavoratore con le caratteristiche di cui sopra deve iscriversi alle liste di collocamento mirato presso il centro per l’impiego di residenza. 

Cosa si intende per Collocamento Mirato?

Il collocamento mirato è uno degli strumenti forniti dalla normativa per agevolare l’ingresso delle persone con disabilità nel mercato del lavoro. Nello specifico è l’insieme di servizi che favoriscono l’integrazione lavorativa delle persone appartenenti alle categorie protette. 

Si tratta di attività che permettono di valutare le competenze lavorative e le necessità delle persone con invalidità, per inserirle nell’azienda con la mansione adatta, anche attraverso forme di sostegno atte a risolvere i problemi connessi agli ambienti e alle relazioni interpersonali sul luogo di lavoro. 

I lavoratori delle categorie protette possono iscriversi ad appositi elenchi presso i Centri per l’Impiego della propria provincia, le liste di collocamento mirato, per poter accedere a questi servizi. 

Questo sistema si fonda sulla ricerca di una compatibilità fra il lavoratore e la mansione da svolgere, permettendo ai datori di lavoro di proporre ai candidati con disabilità opportunità lavorative in linea con il loro profilo. 

Nel caso della Città Metropolitana di Milano, le misure previste per gli iscritti alle liste di collocamento mirato, sono raccolte nel progetto E.M.E.R.G.O. (Esperienza Metodologia e Risorse Generano Opportunità) che, dal 2005, rappresenta un importante strumento di rafforzamento per le politiche pubbliche di inserimento lavorativo di persone con disabilità. 

Tra le azioni previste dal piano E.M.E.R.G.O. troviamo Dote lavoro Disabilità e Dote Impresa

Categorie protette lavoro: quali sono gli aiuti previsti?

Gli strumenti di cui abbiamo parlato si rivelano molto utili per i lavoratori, perché favoriscono l’inserimento, il reinserimento e il mantenimento lavorativo supportandoli con percorsi progettati sulle esigenze e sulle risorse personali

I servizi di consulenza previsti sono: 

  • Colloqui di orientamento al lavoro
  • Bilancio delle competenze personali e professionali 
  • Coaching 
  • Sostegno nella ricerca attiva di un lavoro 
  • Affiancamento da parte del tutor aziendale. 

Inoltre, gli enti che attivano percorsi di E.M.E.R.G.O. aiutano gli utenti nella ricerca e nella candidatura alle offerte di lavoro per categorie protette.

Come CLOM aiuta i lavoratori con disabilità?

CLOM fa parte degli enti che possono erogare questi servizi grazie all’accreditamento in Regione Lombardia

Con alle spalle un’esperienza ventennale nella gestione delle risorse umane, sappiamo che è fondamentale conciliare le esigenze delle persone con disabilità, con le necessità del contesto organizzativo e lavorativo. 

Per questo motivo, il nostro servizio di orientamento al lavoro dedicato alle categorie protette, parte sempre da un’analisi delle competenze e delle risorse, oltre che dei limiti funzionali dei lavoratori, al fine di individuare, per loro, la posizione più idonea.

Mettiamo il lavoratore al centro, per permettergli di trovare l’occupazione ideale per le sue esigenze e le sue potenzialità. CLOM svolge anche un ruolo di sostegno nella ricerca lavorativa, sfruttando la propria rete di contatti del mondo imprenditoriale.

Lavoro categorie protette: una storia di successo

Nel corso degli anni abbiamo aiutato molti lavoratori con disabilità a raggiungere i propri obiettivi professionali. Oggi ti raccontiamo di Rosy

Rosy si è rivolta a noi nel 2016; era disoccupata da diverso tempo e non riusciva a ricollocarsi, nonostante fosse seguita dai servizi pubblici territoriali. 

E’ grazie al piano E.M.E.R.G.O. ha potuto accedere alla consulenza gratuita di CLOM. Abbiamo subito attivato per lei una Dote Lavoro Disabilità, in modo da poterle garantire diverse ore di consulenza personalizzata e individuale con operatori esperti. 

Le azioni e gli strumenti messi in campo per lei, le hanno permesso di riacquistare sicurezza e fiducia nell’interfacciarsi con il mercato del lavoro e ha potuto così sentirsi nuovamente una risorsa lavorativa. Abbiamo perfezionato il suo curriculum, lavorato sulla presentazione ai colloqui e l’abbiamo guidata nella candidatura presso aziende in linea con la sua esperienza professionale.

Al termine del percorso, Rosy ha ottenuto un tirocinio presso una delle aziende clienti di CLOM. L’esperienza di stage, soddisfacente per entrambe le parti, si è conclusa con un’assunzione a tempo indeterminato.

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