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Cambiare lavoro a 50 anni: perché non dovrebbe spaventarti

27 Gennaio 2023
Cambiare lavoro a 50 anni: perché non dovrebbe spaventarti

Una guida pratica per cambiare lavoro a 50 anni con serenità

Se pensi che non sia possibile cambiare lavoro a 50 anni, sbagli!

Naturalmente, cambiare mestiere è sempre difficile, a qualsiasi età, ma sappiamo che a 50 anni i dubbi e le perplessità aumentano e si fanno sentire. Ed è normale che sia così.

Tuttavia, sono sempre di più le persone che, superati i 50, iniziano a pensare di rivoluzionare la propria vita professionale. Le cause sono le più svariate: un licenziamento, una chiusura aziendale oppure, perché no, semplicemente si può aver voglia di provare qualcosa di nuovo.

Insomma, si tratta di un momento della vita in cui si ha la maturità e l’esperienza necessaria per fare scelte importanti: perciò, se sei arrivato al punto di dire: “voglio cambiare lavoro”, rimani calmo e ricorda che nessuno può aiutarti meglio di te stesso. 

Infatti, se l’idea di rientrare nel mondo del lavoro può essere scoraggiante, perché effettivamente si presentano alcuni ostacoli, quello che devi fare è pianificare le giuste strategie.

In questo articolo troverai gli step che ti porteranno ad una nuova, soddisfacente, vita lavorativa.

Perché decidere di cambiare lavoro a 50 anni

Conoscerai sicuramente la nota catena di fast food McDonald; ma sapevi che il suo fondatore in origine si occupava di tutt’altro?

L’allora cinquantenne Ray Kroc era, infatti, un venditore commerciale: durante una trasferta in campagna per vendere miscelatori di frappè (il prodotto di cui si occupava) a farmacie e ristoranti, incontrò il chiosco di Dick e Mac McDonald, specializzato in hamburger. Krock rimase così colpito dai loro panini che decise di trasformare il locale in un franchising. Ovviamente, sappiamo tutti com’è andata a finire: nel 1965, all’età di 63 anni, McDonald aveva aperto 400 punti vendita in tutta America.

A 50 anni la pensione non è più così lontana, ma se il lavoro che svolgi non ti piace più, gli anni che mancano possono sembrare un’eternità. 

Capita che la professione che svolgiamo non ci dia più la soddisfazione di un tempo oppure di sentirsi pronti ad esplorare nuove strade, magari spinti da qualche passione scoperta recentemente.

Secondo diversi sondaggi, oltre la metà dei dipendenti italiani non è soddisfatta della propria posizione attuale. I lavoratori più giovani cambiano velocemente professionalità, mentre chi ha un’età più adulta è portato a pensare che sia meglio “tener duro” fino alla pensione. 

Questo perché generalmente si ritiene che dopo i 35/40 anni sia troppo tardi per investire in una nuova carriera. Si tratta di una credenza ormai errata, perché con l’aumento dell’età media della pensione, molte persone oltre i 50 anni possono avere ancora diversi anni di vita lavorativa da trascorrere.

A volte ci si ritrova a dover affrontare questa svolta perché obbligati.

In questi casi si potrebbero incontrare difficoltà nel trovare un nuovo impiego con la stessa mansione perché non si è aggiornati sulle competenze personali digitali e di lingua che sempre più spesso le aziende richiedono. In altre situazioni, invece, le persone non desiderano riprendere il lavoro che hanno sempre svolto e vorrebbero iniziare qualcosa di diverso.

Ciascuno affronta la situazione in modo diverso: alcuni si sentono fiduciosi proprio perché grazie all’età hanno conquistato esperienza e ritengono di poter affrontare la sfida.

Altri, si chiedono se davvero vogliono rincominciare tutto da capo e se lo sforzo che il cambiamento richiede ne valga davvero la pena. 

Insomma, quale sia il motivo per cui ti ritrovi a dover cambiare mestiere a 50 anni, esistono dei pro e dei contro.

Vediamo insieme quali sono:

I “pro” del cambiamento

  • Gli anni di lavoro alle spalle portano con sé maggiore esperienza, sia nelle competenze specifiche e tecniche, ma anche in quelle personali e trasversali, come la capacità di lavorare in team, di organizzare il lavoro e di comunicare professionalmente.
  • A 50 anni si ha ancora l’elasticità mentale di imparare a svolgere un nuovo mestiere. Si hanno anche energie e sufficienza per buttarsi in nuove sfide. Insomma: “se non ora, quando?”
  • Una vita professionale soddisfacente ha effetti positivi sulla salute, sulle relazioni (lavorative ed extralavorative) ed in generale su tutta la vita di una persona.

Le problematiche che potresti incontrare

  • Purtroppo, potrebbe capitarti di scontrarti con preconcetti legati alla tua età, poiché alcune aziende pongono vincoli anagrafici sulle assunzioni
  • Potresti incorrere in una diminuzione del salario, legata alla minore esperienza in una professionalità, se hai deciso di cambiare completamente settore.
  • E’ vero che, come abbiamo scritto, a 50 anni hai ancora diversi anni di lavoro prima di andare in pensione, ma sono comunque un numero limitato. Non avrai, quindi, tantissimo tempo per apprendere.

Quali sono gli step da seguire per cambiare lavoro a 50 anni?

Abbiamo visto che cambiare lavoro a 50 anni è possibile, ma serve una certa organizzazione e voglia di mettersi in gioco.

Non deve mancare nemmeno una buona dose di pragmatismo: fare un’analisi del mercato del lavoro per capire quali sono le figure professionali più richieste ed i settori in crescita potrebbe essere un’ottimo punto di partenza. Da qui, potresti trovare un compromesso tra le tue competenze e quelle richieste in questi annunci.

E’ bene ricordare, infatti, che le conoscenze e abilità, personali e professionali, che hai sviluppato in questi anni di lavoro non sono da buttare, anzi. Tutto quello che hai appreso e sviluppato può esserti utile in altri ambiti lavorativi.

Inoltre, a quest’età hai, ormai, una buona conoscenza di te stesso: quali sono i tuoi pregi e quali sono i tuoi difetti, quali le doti e quali le criticità.

Ma, nel concreto, quali sono i passi da compiere per intraprendere una nuova strada professionale?

1. Fai un’analisi: quali sono le tue potenzialità?

Lo abbiamo detto più volte: non vedere l’età come un ostacolo, ma come un valore. Associa i tuoi anni all’esperienza che hai sviluppato e mantieni questa sicurezza durante tutto il tuo percorso di ricerca di impiego, anche durante i colloqui. Un’azienda, per esempio, potrebbe decidere di assumere te, al posto di un candidato più giovane, proprio per la tua maturità in campo lavorativo, sotto tutti gli aspetti.

Ovviamente, in tanti anni di carriera avrai imparato che ci sono cose che ti riescono meglio di altre: è assolutamente normale.

A questo punto, però, devi essere sincero con te stesso e fare mente locale su quali sono i tuoi punti di forza e le tue grandi passioni in ambito professionale. Queste possono indicarti l’obiettivo verso il quale muoverti.

Una volta individuato il tuo progetto, qualunque esso sia, non lanciarti nel vuoto: valuta con attenzione la fattibilità di quello che hai in mente. Quali sono gli eventuali ostacoli e problemi che potrebbero presentarsi? 

Ci sono delle competenze che ti mancano per arrivare dove desideri? In questo caso, dovresti prepararti, anche con della formazione

Oppure, se vuoi restare nel tuo settore, potresti dover aggiornare le conoscenze e abilità che già possiedi, perché siano in linea con i cambiamenti del mercato.

Ti servono delle risorse per realizzare il tuo piano? Quali?

In questa fase può essere utile appoggiarsi ad un consulente di carriera, anche chiamati career coach. Se sei in questa situazione perché disoccupato, per esempio, ci sono dei programmi statali, come GOL, che ti permettono di fruire di diverse ore di orientamento lavorativo totalmente gratuite.

2. Migliora nelle competenze trasversali

Ci sono alcune skill che non sono legate ad una specifica mansione ma sono davvero fondamentali nella ricerca di lavoro.

Per esempio, la conoscenza della lingua inglese è spesso richiesta nelle grandi aziende. 

E’ possibile che la tua preparazione non sia la stessa di un giovane ragazzo appena uscito da un percorso scolastico, quindi potrebbe essere una buona idea perfezionare il proprio livello nella conversazione, comprensione e scrittura in lingua.

Un altro aspetto molto importante, ancora più del precedente, riguarda le conoscenze tecnologiche che sono ormai richieste per tutte le professioni. 

Non occorre essere esperti, ma dovrai dimostrare di essere a conoscenza degli strumenti tecnologici e digitali utilizzati nel settore e nel ruolo per il quale ci si vuole candidare. Anche in questo caso è consigliato fare un aggiornamento, per colmare eventuali lacune.

Inoltre, alcuni social network, Linkedin su tutti, può dare un concreto aiuto anche nel processo di ricerca e candidatura alle posizioni.

3. Aggiungi nuove conoscenze

Ormai è risaputo: il mercato del lavoro vive un’evoluzione costante. Perciò, anche le competenze tecniche e specifiche che hai acquisito durante le tue precedenti esperienze potrebbero dover essere aggiornate.

Ancora più importante, l’acquisizione di conoscenze e abilità se, invece, hai deciso di buttarti in una professionalità e in un settore completamente diversi dai tuoi.

Insomma, la parola d’ordine è: studia, studia, studia! Mantenersi aggiornati è indispensabile.

Puoi approfittare di questa “pausa” per leggere manuali, informarti tramite internet e seguire corsi di formazione. Tutti quelli che vuoi. 

Questo ti aiuterà non solo nella tua ricerca di una nuova occupazione, ma anche ad ottenere motivazione e voglia di metterti in gioco.

Se sei disoccupato, esistono tantissimi corsi di formazione gratuiti e professionalizzanti a cui puoi accedere senza nessun costo d’iscrizione.

4. Potenzia il curriculum

Il cv costituisce il tuo biglietto da visita, perciò dovrai renderlo originale, leggibile, sintetico e moderno, in modo da evidenziare i tuoi punti di forza e le tue potenzialità.

Innanzitutto è necessario eliminare gli elementi “superflui”, lascia solo le esperienze lavorative più significative ed in linea con il ruolo per il quale desideri candidarti. Cancella anche i lavori più datati, concentrandoti su quello che potrà dare maggior risalto alle tue competenze e alla tua professionalità.

Metti in luce anche le qualità e le capacità personali che l’esperienza ti ha permesso di sviluppare: rendi la tua età un vantaggio in termini di responsabilità e affidabilità.

Per quanto riguarda la forma, è importante avere una versione recente in formato digitale (online troverai tantissimi strumenti con una struttura già pronta da poter utilizzare).

I tuoi dati personali devono essere ben in evidenza e le esperienze lavorative organizzate in ordine cronologico, dalla più recente alla meno recente. 

Utilizza grassetti e sottolineature per le informazioni più importanti, sezioni ed elenchi numerati per agevolare la lettura.

Ricorda: devi essere conciso ma esaustivo.

5. Crea una rete di contatti professionali

Nel corso degli anni avrai sicuramente sviluppato un’estesa rete di conoscenze, persone che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare le tue doti lavorative. 

E’ importante coltivare questi contatti, perché potrebbero aiutarti nella ricerca, presentandoti a qualcuno che cerca una figura professionale come la tua oppure offrendoti un’opportunità loro stessi.

I social network sono un’ottimo alleato in questo senso. Linkedin, nello specifico, permette di allacciare rapporti con colleghi con cui hai collaborato in passato.

Naturalmente, è possibile mantenere la propria rete di conoscenze anche “offline”, chiedendo loro, davanti ad un caffè oppure ad un pranzo, di presentarti persone che conoscono per ampliare ulteriormente le tue possibilità.

Cambiare lavoro come farlo con i corsi professionali gratuiti per disoccupati

Ora vorremmo concentrarci sulla situazione di chi si ritrova ad aver voglia di cambiare lavoro dopo aver perso il precedente.

Come abbiamo visto è assolutamente normale sentirsi annoiati e poco motivati da quello che si è fatto per tanti anni. A maggior ragione, in questa situazione potresti anche avvertire una demotivazione legata al fatto di essere disoccupato.

La buona notizia è che accedere alla formazione lavoro per te sarà ancora più facile.

In prima battuta perché “non hai nulla da perdere”. La condizione in cui ti trovi ora ti permette di ripartire con qualcosa di completamente nuovo, di ricostruire da capo seguendo le tue inclinazioni e le tue passioni. 

Per esempio, ami creare torte e dolci? Perché non provare un corso di pasticceria professionale?

Essere senza un impiego può essere frustrante, ma il lato positivo è che ti consente di avere sufficiente tempo da investire in un corso di formazione professionale. Non solo, per riuscire a riqualificarti in tempi brevi, ma anche  per studiare ed esercitarti.

Inoltre, grazie al programma Garanzia Occupabilità Lavoratori, di cui abbiamo parlato prima, puoi accedere ad un vasto catalogo di corsi gratuiti

L’iscrizione è, infatti, gratis per chi ha tra i 16 ed i 65 anni d’età e, come detto, non ha un contratto di lavoro attivo.

Questi corsi per disoccupati sono progettati per essere in linea con le richieste del mercato del lavoro territoriale. Per esempio, se abiti a Milano troverai corsi per diventare magazziniere, corsi di ricamo per lavorare presso case di alta moda, corsi di paghe e contributi e corsi per addetti sala e bar.

Inoltre, rilasciano sempre un attestato di partecipazione oppure una certificazione di competenze, due strumenti che ti saranno molto utili nella ricerca di lavoro, perché garantiscono il fatto che tu abbia raggiunto le competenze richieste dalla professione.

Se ti abbiamo incuriosito e vorresti saperne di più, puoi scoprire tutti i nostri corsi di formazione professionale gratuiti a Milano e provincia.

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