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Formazione finanziata: cosa sapere per risparmiare sulla formazione in azienda

11 Ottobre 2022
formazione finanziata: cosa sapere per risparmiare sulla formazione in azienda

Fondi Interprofessionali e Bonus per la formazione finanziata

Perché parlare di formazione finanziata?

Il mondo del lavoro italiano, in qualsiasi settore, vive una costante evoluzione e cambiamento. Per questo motivo, la formazione aziendale è un aspetto da approfondire e tenere in considerazione quando si valutano le possibilità di crescita e sviluppo di un’azienda. Un imprenditore dovrebbe essere ben informato in merito, perché è indispensabile trasmettere ai collaboratori nuove conoscenze e aggiornare le competenze esistenti, attraverso corsi, master e seminari.

Tuttavia, spesso i costi relativi alla formazione dei dipendenti possono costituire un problema. Per questo motivo esistono diverse agevolazioni, in base alle necessità d’impresa.

In questo articolo troverai informazioni utili sui fondi interprofessionali e su Bonus Formazione 4.0, due strumenti utilissimi per la formazione aziendale.

Formazione finanziata: come funziona?

Partiamo dalla definizione: quando parliamo di “finanziamenti formazione” intendiamo tutte quelle opportunità, garantite dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti pubblici, che permettono ai datori di lavoro di ottenere risorse economiche per erogare corsi di formazione ai propri collaboratori.  

Come abbiamo accennato, questi finanziamenti nascono, da una parte, dalla necessità delle organizzazioni di formare costantemente i lavoratori, con l’obiettivo di rispondere prontamente alle esigenze del mercato. Dall’altra, dalla scarsità di risorse economiche che le stesse imprese hanno a disposizione per i corsi formativi.

Ma perché è così importante formare i propri dipendenti?

Aggiornare e accrescere le competenze professionali è necessario per mantenere l’azienda al passo con i tempi e competitiva. I consumatori e, di conseguenza, il mercato, chiedono risposte (in termini di prodotti e servizi) sempre più veloci e precise. 

Per stare al passo, le imprese devono aumentare la propria produttività. Questo è possibile migliorando le conoscenze e abilità dei lavoratori, ma anche introducendo strumenti tecnologici e digitali che agevolino il lavoro. Naturalmente, i collaboratori dovranno comunque essere formati sull’utilizzo di questi strumenti.

Non solo, un’impresa che eroga formazione in azienda è considerata all’avanguardia e virtuosa. In altre parole, riuscirà a fidelizzare le proprie risorse interne, che si sentiranno valorizzate, e sarà in grado di attrarre nuovi talenti.

Il bello dei finanziamenti per la formazione è che permettono ai datori di lavoro di offrire formazione continua e specializzata a costi ridotti se non, addirittura, azzerati.

Vediamo ora più nel dettaglio quali sono le possibilità.

Fondi interprofessionali per la formazione aziendale

Iniziamo con il parlare dei Fondi Paritetici Interprofessionali, nati nel 2.000 con la Legge 388 proprio con l’obiettivo di incentivare la formazione dei lavoratori.

Si tratta di organismi autonomi bilaterali, di natura associativa e costituiti dalle organizzazioni sindacali e datoriali. Sono supervisionati da ANPAL e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ogni settore ha un Fondo di Categoria di riferimento, ma le imprese possono scegliere di aderire a fondi differenti in maniera del tutto volontaria.

Nessuna azienda è obbligata ad aderire ad uno di questi fondi, sebbene sia davvero conveniente e facile farlo.

I Fondi Interprofessionali hanno un funzionamento semplice, che non richiede nessun costo aggiuntivo a parte del datore di lavoro.

Infatti, le aziende versano di default all’INPS una quota pari allo 0,30% della retribuzione dei lavoratori come “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”. Gli imprenditori possono scegliere di destinare, invece, questa percentuale ad un Fondo Paritetico Interprofessionale. In questo modo, sarà possibile richiedere il finanziamento dei piani formativi.

Come funzionano i Fondi Interprofessionali?

Ogni organizzazione può iscriversi ad un unico Fondo per volta, ma l’adesione è revocabile in qualsiasi momento. L’iscrizione dev’essere comunicata all’INPS tramite specifico modulo, ma solitamente è possibile richiedere al Consulente del Lavoro che segue l’azienda di occuparsene.

Abbiamo visto che esistono diversi Fondi Interprofessionali, a seconda del settore. Questi, operano con modalità differenti.

Alcuni Fondi, per esempio, pubblicano dei bandi, a cui le imprese possono partecipare presentando il proprio piano formativo, cioè il programma dettagliato delle attività formative dedicate ai propri collaboratori. Naturalmente, all’interno del Bando vengono indicati requisiti e specifiche che i piani formativi devono rispettare, pena l’inammissibilità. Il Fondo Interprofessionale si occupa, poi, di valutare le proposte e redigere una graduatoria. 

In altri casi, invece, il Fondo permette l’accantonamento di risorse da parte dell’azienda: in questo modo, il capitale resta sempre a disposizione e l’impresa potrà utilizzarlo come e quando preferisca. L’esempio più noto di questo funzionamento è FondImpresa.

I Fondi Interprofessionali più importanti

Abbiamo accennato al fatto che ne esistano di diversi tipi, anche perché sono formati, come abbiamo visto, da organizzazioni sindacali e datoriali di categoria.

Ecco un breve elenco di quelli più conosciuti e utilizzati:

  • Fondimpresa: dedicato ai lavoratori delle imprese industriali
  • For.Te: dedicato ai lavoratori del commercio, turismo, servizi, credito, assicurazioni e trasporti
  • Fondo Artigianato Formazione (FART): dedicato ai lavoratori delle imprese artigiane
  • Foncoop: dedicato ai lavoratori delle cooperative
  • Fondo Professioni: dedicato agli studi professionali e alle aziende ad essi collegate

Alcuni Fondi sono destinati, invece, alla formazione dei dirigenti.

Ad esempio:

  • Fondirigenti: per i dirigenti industriali
  • Fondir: per i dirigenti del settore terziario
  • Fondo Dirigenti PMI: per dirigenti delle PMI industriali

La formazione digitale con Bonus Formazione 4.0

Abbiamo visto come spesso la formazione aziendale riguarda l’introduzione di dispositivi tecnologici che i dipendenti devono imparare ad utilizzare.

In questi casi, Bonus Formazione 4.0 corre in aiuto degli imprenditori.

E’ considerata una delle misure più importanti nella formazione per aziende, perché tramite la sua introduzione il Governo ha potuto stimolare gli investimenti delle imprese in termini di formazione del personale riguardo la trasformazione digitale delle organizzazioni e dei processi interni.

Questa misura copre, tramite Credito d’Imposta, tutte le spese relative ai corsi del personale dipendente impegnato nelle attività di formazione. L’agevolazione si rivolge a tutte le imprese con sede in Italia, indipendentemente dal settore.

Attualmente è possibile recuperare:

  • Fino al 70% delle spese sostenute, per un massimo di 300.000 euro annui, per le piccole imprese
  • Fino al 50% delle spese sostenute, per un massimo di 250.000 euro annui, per le medie imprese
  • Fino al 30% delle spese, per un massimo di 250.000 euro annui, per le grandi imprese

Bonus Formazione 4.0: spese ammissibili

Per quale tipo di formazione è possibile richiedere il Credito d’Imposta

Le attività formative devono riguardare l’ambito digitale (l’introduzione, quindi, di strumenti tecnologici e informatici) applicato a work flow e settore interni, come le vendite, il marketing, la produzione e l’integrazione di processi.

Sono ammesse al finanziamento:

– Le spese relative al costo del personale interno formato

– I costi delle attrezzature impiegate e del materiale didattico

– Le spese di consulenza connesse alla stesura del progetto formativo

Come richiedere Bonus Formazione 4.0

Il Bonus 4.0 viene fruito tramite compensazione del Credito d’Imposta nel primo periodo d’imposta utile successivo al periodo di formazione, naturalmente subordinatamente all’adempimento degli obblighi di certificazione.

Sarà possibile fare richiesta, tramite F24, ancora per tutto il 2022, relativamente alle spese sostenute durante l’anno.

Ti piacerebbe sapere se puoi usufruirne? Leggi qui per scoprire come possiamo aiutarti in tutto il processo.

Formazione finanziata: come accedere alle agevolazioni e ai bandi

Le possibilità legate ai finanziamenti formazione sono diverse e non si limitano a quelle esposte in questo articolo.

Spesso le Regioni pubblicano Bandi speciali per sostenere le imprese del territorio ad aggiornare le competenze professionali dei collaboratori.

In Lombardia, per esempio, ciclicamente è possibile accedere a Formazione Continua.

Questa agevolazione varia nel corso degli anni, ma garantisce sempre alle imprese dei voucher formativi da utilizzare per formare gratuitamente i propri dipendenti.

Se vuoi conoscere nel dettaglio le opportunità di cui potresti fruire, non esitare a contattarci: potremo aiutarti ad individuare le opzioni e il fondo interprofessionale più adatti alle tue esigenze.

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